Parchi per tutti : fruibilità per un'utenza ampliata

LINEE GUIDA PER GLI ENTI DI GESTIONE DEI PARCHI NAZIONALI ITALIANI

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Vesuvio

parco nazionale del vesuvio
cartina del parco nazionale  del vesuvio clicca l'immagine per ingrandirla in un'altra pagina
clicca l'immagine per ingrandirla

Dati Amministrativi

Tipologia: Parco Nazionale
Regioni: Campania
Province: Napoli
Estensione: 7.259 ettari Istituzione: L. 06/12/91, n. 394; DD.MM. 04/12/92-04/11/93-22/11/94; D.P.R. 05/06/95
Sede: Ente Parco Nazionale del Vesuvio - Piazza Municipio, 8 - 80040 S. Sebastiano al Vesuvio (NA) - Tel. 081/7710911 - Fax 081/7718215
E-mail: protocollo@parconazionaledelvesuvio.it
Sito: www.vesuviopark.it


Come Arrivarci
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In auto: si percorre l'autostrada A3 per il versante occidentale del Vulcano con uscita a Ercolano o Torre del Greco. La SS n. 268 porta ai versanti orientale e settentrionale, i cui comuni sono raggiungibili anche con l'autostrada A16.
In treno: da Napoli si utilizza la Ferrovia Circumvesuviana.
In bus: si può utilizzare l'autolinea che collega Ercolano - Stazione Vesuvio. Le linee urbane dell'ATAN collegano la città con alcuni centri vesuviani.
La Fruizione del Parco
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Istituito anch'esso dalla legge quadro n. 394/91, nel Parco Nazionale del Vesuvio sono present 17 tra sedi, info-point, aree faunistiche, musei ecc., di cui 4 sono fruibili da persone con deficit motori o sensoriali, a cui vanno aggiunti 2 sentieri naturalistici, ancora tuttavia in fase di attivazione. Informazioni dettagliate nel merito sono riportate nel seguente prospetto e nella sezione "itinerari" (Dati Ente Parco, 2002).
Tabella Dati sulla Fruibilita' del Parco
Nome Struttura Tipologia Telefono Indirizzo/Località
Accessibilità/Visitabilità (art. 2 DM LL.PP.  n. 236/89)
ENTE PARCO Sede 081/7710911 Piazza del Municipio 8, 80040, San Sebastiano al Vesuvio (NA)
NO
SEDE LEGALE DELL'ENTE PARCO (in allestimento)Sede Legale   Via Palazzo del Principe 1 presso il Castello Mediceo, 80044, Ottaviano (NA)
SI
INFO POINT ERCOLANO Centro Informazioni   Via Osservatorio 9, 80056, Ercolano (NA)
NO
INFO POINT TRECASE Centro Informazioni   Via Panoramica, 80040, Trecase (NA)
NO
INFO POINT OTTAVIANO Centro Informazioni   Via Palazzo del Principe 2, 80044 Ottaviano (NA)
NO
TUNNEL DI VOLO Centro di riabilitazione al volo per rapaci 081/7710911 Via Cifelli presso Stazione Comando Forestale di Trecase, 80040, Trecase (NA)
NO
AREA FAUNISTICA DI RICOVERO PER TESTUGGINI Area faunistica di ricovero per testuggini 081/7710911 Strada Matrone presso Stazione Comando Forestale di Trecase , 80040, Trecase (NA)
NO
ANTIQUARIUM NAZIONALE Museo 081/5368796 Via Settembrini 15, 80041, Boscoreale (NA)
SI
MUSEO EMBLEMA Museo   Via Campitello località Piana Tonda, 80040, Terzigno (NA)
SI
MUSEO DELLA CIVILTà CONTADINA Museo 081/5318496 Via Santa Maria del Pozzo, 80049, Somma Vesuviana (NA)
SI
MUSEO DEL CORALLO Museo 081/8811360 Piazza Palomba 6, 80059, Torre del Greco (NA)
NO
OSSERVATORIO VULCANOLOGICO VESUVIANO Museo 081/7777149 Via dell'Osservatorio, 80056, Ercolano (NA)
NO
COMANDO STAZIONE FORESTALE DI OTTAVIANO Uffici di zona 081/8279460 Piazza Mercato 2, 80044, Ottaviano (NA)
NO
COMANDO STAZIONE FORESTALE DI TORRE DEL GRECO Uffici di zona 081/8812097 Via Etna 49, 80059, Torre del Greco (NA)
NO
CASERMA FORESTALE DI TRECASE Uffici di zona 081/5372391 Via Cifelli, 80040, Trecase (NA)
NO
COORDINAMENTO TERRITORIALE AMBIENTALE Uffici di zona 081/7710924 Piazza del Municipio 8, 80040 San Sebastiano al Vesuvio (NA)
NO
GUIDE ALPINE VULCANOLOGICHE DELLA CAMPANIA Uffici di zona 081/7775720 Piazzale di Quota 1000, 80056, Ercolano (NA)
NO

Itinerari
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Il Vesuvio è raggiungibile in auto fin quasi sulla sommità del cratere: ciò non toglie che molti siano i sentieri da percorrere a piedi per godere delle bellezze naturali. Alcuni itinerari attraversano la Riserva Naturale Tirone-Alto Vesuvio che, però, non è aperta al pubblico (per visitarla, occorre chiedere un permesso al Corpo Forestale dello Stato a Caserta). Di seguito alcuni riferimenti che possono essere utili per organizzare una visita al vulcano: CAI di Napoli; Gruppo Visite Guidate di "Quaderni Vesuviani" di San Giorgio a Cremano; Guide Alpine della Campania di Ercolano. Percorsi automobilistici consentono di vedere le colate laviche del 1872, 1831 e 1794 passando per l'autostrada Napoli-Salerno, tra il casello di Portici e Torre Annunziata. Passando per la strada Ercolano-Vesuvio si attraversano le lave del 1858 e del 1944.
Si segnalano inoltre i seguenti sentieri e/o i percorsi, in via di attivazione, fruibili da parte di persone con deficit motori o sensoriali:
Tabella degli Itinerari del Parco
Denominazione sentiero
Località di partenza
Comune Località di arrivo Comune
Durata media percorso
Lunghezza percorso (m)
Manutenzione periodica (si/no)
SENTIERO N. 13 "LA PINETA DI TERZIGNO" Pineta quota 186 m s.l.m. Terzigno (NA)Pineta quota 186 m s.l.m. Terzigno (NA)
2 h a/r
1600
SI
SENTIERO N. 14 "LO STRADELLO DELLA VIA TRAVERSA" Via Panoramica a quota 678 m s.l.m. Ercolano (NA)Via Panoramica a quota 678 m s.l.m. Ercolano (NA)
1 h a/r
3200
SI

L'Ambiente del Parco
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Il cratere del Vesuvio  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Il cratere del Vesuvio
Il Parco Nazionale del Vesuvio, istituito nel 1995, si inserisce purtroppo in un contesto territoriale largamente compromesso da invasive strade d'alta quota e dall'impressionante conurbazione (in gran parte abusiva) dei comuni circumvesuviani. Il parco consentirà comunque di meglio tutelare e valorizzare il cono vulcanico vero e proprio e di conferire un migliore assetto all'intero territorio, secondo direttrici di recupero ambientale e di positivo sviluppo "ecoturistico". Il Parco Nazionale del Vesuvio protegge il notissimo vulcano, nelle immediate vicinanze di Napoli e Salerno. Fra i vulcani attivi d'Europa, il Vesuvio è l'unico a non trovarsi su un'isola. Le eruzioni vesuviane sono state innumerevoli nel corso dei secoli, ma alcune di queste sono rimaste tragicamente famose nella storia. Fra tutte, quella del 79 d.C. che distrusse Ercolano e Pompei e quella del 1631 che durò per alcuni giorni a fasi alterne, provocando la morte di 4.000 persone e 6.000 animali domestici. Nonostante la sua pericolosità, le pendici del Vesuvio sono sempre state densamente abitate, dato che la cenere, eruttata nei secoli dal vulcano, rende il terreno particolarmente fertile. L'ultima eruzione è avvenuta nel 1944 e ha provocato un ulteriore cambiamento del cratere, che ora si presenta come un bacino ellittico profondo ben più di 200 metri. Sembra che il suo aspetto tipico, con la doppia cima, il Vesuvio l'avesse assunto già dopo l'eruzione del 79 d.C.
Flora e Fauna
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Barbagianni  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Barbagianni
Le eruzioni del Vesuvio hanno di volta in volta eliminato la vegetazione presente sulle pendici del monte. Tuttavia, ad ogni raffreddamento del terreno, ha corrisposto un tentativo di ricolonizzazione da parte delle piante. La vegetazione forestale è assai scarsa. Vi sono alcuni rimboschimenti a conifere e frammenti di macchia mediterranea. Un gioiello botanico è rappresentato da alcuni sorprendenti piccoli nuclei di betulle nella Valle del Gigante sull'Atrio del Cavallo e a S. Anastasia. Sul Monte Somma cresce un bosco di roverelle e aceri napoletani. Le lave più antiche sono "abitate" da diverse specie di ginestre, le stesse cantate da Giacomo Leopardi che visse in queste zone fra il 1836 e il 1837. Su quasi tutto il cratere si estende la Riserva Naturale Tirone Alto-Vesuvio, che venne istituita già nel 1972 per proteggere alcuni pini marittimi e d'Aleppo di rimboschimento, che ora stanno lasciando spazio al leccio, che meglio si adatta a questa zona.

La fauna non è ricchissima. Molti i piccoli mammiferi sul Monte Somma, come il moscardino, il topo quercino ed il ghiro, mentre fra i predatori sono presenti volpi, donnole e faine. Le specie di uccelli che si possono osservare sono invece in gran numero, soprattutto perché il Massiccio del Somma-Vesuvio si trova sulla rotta delle migrazioni che portano dall'Africa verso le aree riproduttive dell'Europa centrosettentrionale. Transitano ad esempio poiane, cuculi, succiacapre e rigogoli, mentre tra gli uccelli stanziali si ricorda la presenza dei barbagianni e di una colonia di corvi imperiali sulle cime del Somma e del Vesuvio.
Beni Culturali
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La perimetrazione del Parco Nazionale del Vesuvio è limitata al solo cono vulcanico, ma l'influenza dell'attività del vulcano sulla millenaria storia dell'intera area, la sua immagine così profondamente radicata nell'immaginario collettivo, fanno sì che sia praticamente impossibile separare il Vesuvio dai notissimi siti culturali posti alle sue pendici, in primis quelli archeologici, Patrimonio Mondiale UNESCO, di Pompei ed Ercolano, e il meno noto Oplonti a Torre Annunziata. All'interno del parco merita una visita l'Osservatorio Vesuviano, di recente splendidamente restaurato, fatto costruire nel 1848 da Ferdinando II, oggi sede di un Museo e di una Biblioteca. Purtroppo la speculazione edilizia, occupando proprio le pendici del Vulcano e la pianura sottostante, ha praticamente distrutto l'immagine tradizionale del fertile paesaggio rurale oggetto di tante descrizioni da parte dei viaggiatori e degli artisti del passato. Restano in ogni caso intatti lo splendore dell'incantevole panorama racchiuso tra il Vesuvio e il Golfo di Napoli e la ricchezza di talune architetture settecentesche, come il bel Convento di Camaldoli della Torre. Esterna al parco, nell'area vesuviana, si erge la maestosa Reggia di Portici, fatta costruire da Carlo di Borbone dall'architetto Luigi Vanvitelli nel XIII sec., oggi sede della prestigiosa Facoltà di Agraria. La storia vuole che per seguire la corte i nobili napoletani edificarono splendide ville lungo un asse viario denominato "Il miglio d'oro". Trasferitasi di nuovo la corte, le ville nobiliari furono anch'esse abbandonate, subendo nei secoli pesanti manomissioni, perdendo in gran parte gli splendidi giardini e finendo soffocate dall'urbanizzazione selvaggia dell'area, oggi una di quelle a più alta densità abitativa in Europa. Una forte ed encomiabile volontà di recupero da parte delle amministrazioni locali ha permesso negli ultimi anni di salvare e restaurare alcune di queste ville: tra esse si ricorda in particolare la vanvitelliana Villa Campolieto.
Artigianato e Prodotti Tipici
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Il napoletano è zona famosa per la lavorazione dei "pastori" per il presepe, con l'utilizzo di materiali diversi: filo di ferro, stoppa, seta ecc. Sempre a Napoli è famosa la zona degli orefici, antico retaggio della presenza degli orafi spagnoli che giunsero in massa nel seicento. Non va dimenticata la celebre porcellana di Capodimonte. A Torre del Greco si è sviluppata la lavorazione del corallo, pescato e lavorato sin dall'epoca romana (al British Museum si conserva la statua di Giove Serapide, scolpita qui, che è il più antico oggetto artistico in corallo del mondo).
Informazioni Turistiche
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• Ente Provinciale per il Turismo - Napoli Tel. 081/4107211 Fax 081/401961
• Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo - Napoli Tel. 081/2525711 Fax 081/418619

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