Parchi per tutti : fruibilità per un'utenza ampliata

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Gargano

parco nazionale del gargano
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Dati Amministrativi

Tipologia: Parco Nazionale
Regione: Puglia
Province: Foggia
Estensione: 118.144 ettari
Istituzione: L. 06/12/91, n. 394; DD.MM. 04/12/92-04/11/93-17/11/94; D.P.R. 05/06/95; D.P.R. 18/05/01
Sede: Ente Parco Nazionale del Gargano - Via S. Antonio Abate, 121 - 71037 Monte S. Angelo (FG) - Tel. 0884/568911 - Fax 0884/561348
E-mail: info@parcogargano.it
Sito: www.parcogargano.gov.it


Come Arrivarci
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In auto: percorrere l'autostrada A14 con uscita a Poggio Imperiale per accedere al versante nord del Parco; oppure uscire a San Severo e poi proseguire sulla SS n. 272 per San Giovanni Rotondo. Da Foggia si percorre la SS n. 89 verso Manfredonia-Vieste, mentre l'accesso più facile da sud è l'uscita di Cerignola Est dell'autostrada A14, da dove si prende la SS n. 545 in direzione Manfredonia - San Giovanni Rotondo.
In treno: con la linea adriatica si arriva fino alla stazione di San Severo e si prosegue fino a Peschici con la ferrovia del Gargano. In bus: da Foggia con le autolinee S.I.T.A. e la ferrovia del Gargano.
Le Isole Tremiti sono raggiungibili tutto l'anno in aliscafo da Manfredonia, Vieste e Termoli e in estate con traghetto da Rodi Garganico e Peschici. è in funzione tutto l'anno un servizio in elicottero da Foggia.
La Fruizione del Parco
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Anch'esso tra quelli di recente istituzione, il Parco Nazionale del Gargano ha comunque operato nel campo della promozione dell'area e in quello della fruibilità ampliata delle proprie strutture.
Su 9 tra sedi, oasi, centri visita, musei ecc., 6 sono infatti fruibili da persone con deficit motori o sensoriali, a cui vanno aggiunti 2. L'Ente Parco ha inoltre realizzato una pubblicazione intitolata "Itinerari e luoghi a maggiore accessibilità nel Parco Nazionale del Gargano". Informazioni dettagliate nel merito sono riportate nel seguente prospetto e nella sezione "itinerari" (Dati Ente Parco, 2002).
Tabella Dati sulla Fruibilita' del Parco
Nome Struttura Tipologia Telefono Indirizzo/Località
Accessibilità/Visitabilità (art. 2 DM LL.PP. n. 236/89)
ENTE PARCO Sede 0884/568911 Via S.Antonio Abate 121, 71037, Monte S.Angelo (FG)
SI
PARCO ARCHEOLOGICO "MONTE D'ELIO" Area di sosta per ricreazione 0882/473421 Monte D'Elio, 71015, Sannicandro Garganico, (FG)
NO
OASI "LAGO SALSO" Area faunistica 0884/519111 S.S. 159 Km. 7.700, 71043, Manfredonia (FG)
SI
OASI LIPU "DUNE DI LESINA" Orto botanico 0882/992727 Loc. Canale Acquarotta, 71010, Lesina (FG)
SI
CENTRO VISITA DI LESINA Centro Visita 0882/992727 Via Banchina Vollaro, 71010, Lesina (FG)
SI
MUSEO DELLA FORESTA UMBRA Museo 0884/88055 Foresta Umbra -zona Corpo Forestale, 71037, Monte Sant'Angelo (FG)
NO
MUSEO NAZIONALE DI MANFREDONIA Museo 0884/587838 Castello di Manfredonia, 71043, Manfredonia (FG)
SI
MUSEO CIVICO DI MATTINATA Museo 0884/551001 Via Tasso, 71030, Mattinata (FG)
SI
GROTTA DI S. MICHELE Chiesa interna a grotta 0884/8107 Via per S. Nicola di Varano, 71010, Cagnano Varano (FG)
NO

Itinerari
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Il Gargano è visitabile in qualunque momento dell'anno. Vi sono alcuni sentieri segnati, tra cui 15 realizzati dall'ex Azienda di Stato per le Foreste Demaniali, all'interno della Foresta Umbra, segnalati con tacche gialle:
1) Caserma Sfilzi - Casalini
2) Caserma Sfilzi - Caserma di Caritate
3) Ristoro "I Baracconi" - Caserma di Caritate
4) Caserma di Caritate - Caserma Ginestra Inferiore
5) Caserma Ginestra Inferiore - Caserma Ginestra Superiore
6) Caserma Ginestra Superiore - Torre Palermo
7) Regresso - Valle del Tesoro
8) Laghetto d'Umbra - Falascone
9) Laghetto d'Umbra - Caserma Murgia
10) Caserma Murgia - Dispensa
11) Dispensa - Cutino d'Otri
12) Cantoniera d'Umbra - Paglizzi
13) Paglizzi - Scaranappe - Cantoniera d'Umbra
14) Falascone - Caserma Murgia
15) Caserma Murgia - "Grava" di Marianna
Alcuni sono percorribili a cavallo o in bicicletta. Intorno al Lago di Lesina si snodano alcuni sentieri pedonali, lungo i quali è anche possibile effettuare visite guidate didattico-scientifiche. L'Arcipelago delle Tremiti è interamente visitabile. Segnaliamo nell'Isola di S. Domino le bellissime grotte marine, in particolare la Grotta delle Rondinelle e quella del Coccodrillo (visitabili solo in barca). Tutto il promontorio è ricco di testimonianze storico-culturali: sono da visitare tutti i comuni dell'area parco.
Si segnalano inoltre i seguenti sentieri e/o i percorsi fruibili da parte di persone con deficit motori o sensoriali:
Tabella degli Itinerari del Parco
Denominazione sentiero
Località di partenza
Comune Località di arrivo Comune
Durata media percorso
Lunghezza percorso (m)
Manutenzione periodica (si/no)
OASI LIPU "DUNE DI LESINA" Canale Acquarotta Lesina
(FG)
Pineta Lesina
(FG)
14 min
3000
SI
SENTIERO DELLE PERCEZIONI Imbarcadero Oasi Lago Salso Manfredonia
(FG)
Area pic nic "Diana" Manfredonia
(FG)
30 min
300
SI

L'Ambiente del Parco
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Pugnochiuso  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Pugnochiuso
Impostato sulla importante e notissima Foresta Umbra, ma allargato ad abbracciare quasi tutto il promontorio, questo parco rappresenta una significativa vittoria delle associazioni ambientaliste e di quanti, già molti anni fa, avevano proposto la creazione di un parco regionale. Il Parco Nazionale del Gargano è stato istituito allo scopo di proteggere l'intero promontorio calcareo omonimo, i Laghi di Lesina e di Varano, le Isole Tremiti (S. Domino, S. Nicola, Capraia e Crepaccio) e l'isola di Pianosa. Il promontorio presenta una straordinaria varietà di ambienti: ombrose faggete vengono in contatto con l'arida macchia mediterranea; altipiani carsici crivellati di doline continuano in bianche falesie strapiombanti nel mare, e queste ultime cedono spesso il passo a spiagge dorate. Nell'antichità il Gargano era famoso per le sue lussureggianti foreste, che col tempo l'uomo ha ampiamente ridotto. Oggi ne restano 15.000 ettari, che comunque costituiscono una risorsa molto importante per una Regione come la Puglia, che è all'ultimo posto per la superficie forestale in Italia. Il fenomeno del carsismo contribuisce a conferire un aspetto "asciutto" al promontorio e dintorni: mancano infatti quasi completamente, in superficie, corsi d'acqua o sorgenti, in quanto tutto lo scorrimento delle acque avviene nel sottosuolo. Nel territorio, ora dichiarato Parco Nazionale, esistevano già otto riserve statali: Foresta Umbra, Sfilzi, Falascone, Isola Varano, Bosco di Ischitella e Carpino, Monte Barone, Lago di Lesina, Palude di Frattarolo. Erano già state istituite anche otto oasi faunistiche regionali, fra cui le Isole di Capraia e San Nicola. A sud del promontorio troviamo l'Oasi Naturalistica del Lago Salso e la Palude di Frattarolo che costituiscono un importante luogo di sosta per l'avifauna migratoria.
Flora e Fauna
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Il parco presenta una eccezionale ricchezza floristica: le specie di piante sono circa 2.000, vale a dire un terzo di tutta la flora italiana. Le pinete costiere a pino d'Aleppo sono tra le poche realmente spontanee in Italia e conservano esemplari immensi: fra le più belle si ricorda la pineta fra Pugnochiuso e Mattinata, nella riserva del Monte Barone. Sulla costa settentrionale si trovano i due pini d'Aleppo più grandi e antichi d'Italia: lo "zappino dello Scorzone" un albero di 700 anni, alto 20 m e largo 5 e lo "zappino di Don Francesco" che ha "solo" 500 anni. Ma in tema di grandi alberi non si può dimenticare il "carrubo di Vignanotica" che ha una circonferenza di 13 m. L'aspetto più interessante della vegetazione locale è la Foresta Umbra (dal latino umbratilis, cioè ombrosa): una straordinaria faggeta "depressa" che cresce a soli 700 m di quota , con lembi che si spingono fino a 300 m (si consideri che invece il faggio normalmente cresce tra i 1000 e i 1800 m di quota). In questa lussureggiante foresta, adorna di edera e felci, sono incastonati alcuni tassi millenari, giganteschi (i più belli si trovano nella Riserva Naturale Falascone), mentre il ricchissimo sottobosco è dominato dall'agrifoglio. Dove il clima è meno fresco, il faggio cede il passo al bosco misto di cerri, aceri, tigli, carpini, come quello che si può osservare presso la Riserva Sfilzi. Infine, per quel che riguarda la flora erbacea del Gargano, bisogna segnalare la grande ricchezza di specie rare o endemiche e, soprattutto, l'eccezionale abbondanza di orchidee: con ben 65 specie il Gargano è il luogo d'Europa con il più alto numero di queste splendide piante.

Una delle specie più interessanti della fauna garganica è il capriolo, in quanto quella del promontorio è una delle tre popolazioni autoctone relitte di capriolo italico (gli altri due nuclei si trovano a Castel Porziano e sui Monti di Orsomarso). Fra gli altri mammiferi ci limitiamo a citare il gatto selvatico, il tasso, la martora e la faina. Fra gli uccelli si segnalano alcune specie di rapaci diurni e notturni, come il falco pellegrino, il nibbio reale, l'astore, il nibbio bruno e il gufo reale. Importante la presenza del corvo imperiale. Nei boschi si trovano facilmente ghiandaie, cuculi e taccole, mentre interessante è la presenza del raro picchio dalmatino. Nei pascoli stepposi sopravvivono, purtroppo al limite dell'estinzione, la gallina prataiola e l'occhione. I laghi di Lesina e di Varano sono ricchissimi di uccelli acquatici. Fra gli insetti del Gargano vi sono numerose specie che, al di fuori di questa zona, non si trovano in Italia ma nei Balcani. Ciò è dovuto al fatto che milioni di anni fa il promontorio era parte di una lingua di terra che collegava la nostra penisola a quella balcanica (del resto, oltre che dagli insetti, ciò è testimoniato anche da numerose piante). L'ambiente delle Isole Tremiti si caratterizza per la presenza di specie di estremo valore naturalistico. Il paesaggio sottomarino di queste isole è famoso per la presenza di numerose grotte che ospitano popolamenti di particolare interesse, come le spugne, presenti nelle forme e nei colori più diversi. Nei fondali più profondi, si sviluppano rigogliose "foreste" di gorgonie rosse che offrono uno dei più suggestivi itinerari subacquei italiani.
Beni Culturali
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L'articolato sistema geologico delle grotte garganiche e la naturale presenza della selce, utile per la costruzione di strumenti, hanno favorito nei territori del Parco Nazionale del Gargano la presenza delle prime culture preistoriche che, circa 15.000 anni fa, hanno lasciato splendide raffigurazioni dipinte nella Grotta di Paglicci, presso Rignano Garganico. I Dauni, popolo di origine illirica, frequentarono il sito verso il IX secolo a.C., occupandolo in relazione alle possibilità agricole, pastorali e difensive offerte dagli ambienti naturali, e lasciando a testimonianza del loro passaggio steli funerarie e reperti preziosi. Dal IV secolo a.C. i Romani colonizzarono il territorio, fondando alcune città, tra cui l'odierna Vieste, e costruendo ville rurali legate alla produzione del vino e dell'olio. Il periodo normanno è un momento fondamentale per la costruzione dell'eccezionale patrimonio architettonico del parco. I principali esempi di romanico pugliese sono collegati allo sviluppo della Via Sacra Longobardorum, la via sacra del popolo longobardo: lungo il suo tracciato restano ancora oggi i ruderi di chiese e punti di ristoro, sorti sul cammino dei pellegrini verso la grotta di San Michele, tappa d'obbligo prima della partenza per la Terra Santa. La Cattedrale di Santa Maria di Siponto, la Chiesa di S. Leonardo, il Santuario di S. Michele a Monte S.Angelo, costruito sulla grotta già sede di culto pagano, sono pregevoli esempi di architettura e di fusione di differenti culti e culture. Un altro grande complesso monastico è l'Abbazia di Pulsano, di cui bei frammenti scultorei sono oggi conservati nel Museo Lapidario della Basilica di San Michele. Da ricordare infine la Chiesa di S. Maria Maggiore, la Tomba di Rotari di Monte S.Angelo e la Cattedrale di Vieste. Noti per le bianche architetture e ricchi di influssi orientali sono i paesi sul mare e nell'entroterra: Manfredonia, Vieste, Peschici, Monte S.Angelo, Carpino Ischitella e Vico del Gargano. Masserie, pagliai, terrazzamenti, chiese rupestri, generalmente in pietra a secco, a volte imbiancate, connotano il bel paesaggio agrario del parco.
Artigianato e Prodotti Tipici
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Prodotti gastronomici  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Prodotti gastronomici
Monte Sant'Angelo, Vico del Gargano e Peschici, si segnalano per essere i centri "artigianalmente" più vivaci dell'area, con la lavorazione di terrecotte, legno e ceramica; da segnalare la lavorazione del legno tornito ed intagliato per oggetti come la trottola a spago e le statuette in legno d'olivo. A Monte S. Angelo si lavora la ceramica per i pupi e per il presepe; si intaglia il legno e si lavora il ferro battuto. A Peschici si producono oggetti in legno e piccoli mobili in stile veneziano. Ferro battuto e piccoli oggetti a doghe (residuo del lavoro dei bottai) sono la caratteristica di Vico del Gargano. Ricordiamo, infine, il finissimo lino tessuto a telaio a Vico e le coperte di lana di Carpino. Dal punto di vista gastronomico, come nel resto della Puglia, troviamo come primo piatto tipico le orecchiette. Come secondo è specialità del Gargano il "magliatello" (carne di capretto) e la "capra acqua e sale", nonché i gustosi abbinamenti di pesce e verdure locali. Tra i dolci il più noto è l'Ostia Piena di Vico del Gargano. Altri prodotti tipici sono gli agrumi di Vico del Gargano, di Ischitella e Rodi Garganico. Molto famose sono poi le anguille del Lago di Lesina e in ultimo, ma non per questo meno importante, il caciocavallo podolico garganico. Da ricordare anche il saporitissimo olio extravergine d'oliva prodotto nei numerosi e antichi frantoi disseminati negli estesi uliveti del versante meridionale del Gargano.
Informazioni Turistiche
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