Parchi per tutti : fruibilità per un'utenza ampliata

LINEE GUIDA PER GLI ENTI DI GESTIONE DEI PARCHI NAZIONALI ITALIANI

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Sila

Parco nazionale della Sila
cartina del parco nazionale  della calabria clicca l'immagine per ingrandirla in un'altra pagina
clicca l'immagine per ingrandirla

Dati Amministrativi

Tipologia: Parco Nazionale
Regioni: Calabria
Province: Catanzaro, Cosenza, Crotone
Estensione: 11.803 ettari
Istituzione: L. 02/04/68, n. 503; DD.MM. 20/06/82-08/08/85; L. 06/12/91, n. 394; L. 08/10/97, n. 344
Sede: Ente di Gestione, Via Nazionale, 87055 Lorica San Giovanni in Fiore (CS) - Tel. 0984.537109 - Fax 0984.537888
E-mail: info@parcosila.it
Sito: www.parcosila.it


Come Arrivarci
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In auto: da nord si raggiunge percorrendo la A3; da est percorrendo la SS n. 106.
Sila Grande: da nord percorrere la A3 con uscita per Cosenza; poi seguire la SS n. 107 in direzione Camigliatello e con la SS n. 177 per Cupone; da est percorrere la SS n. 106 in direzione di Mirto Crosia; quindi proseguire per Longobucco.
Sila Piccola: da nord percorrere la A3 con uscita per Cosenza; poi seguire la SS n. 107 per Silvana Mansio-Lorica e le SS n. 108 e 179 per Gariglione; da est percorrere la SS n. 106 per Crotone; quindi seguire la SS n.107 per Cotronei e il Lago Ampollino.

La Fruizione del Parco
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Istituito nel 1968, il Parco Nazionale della Calabria è il più giovane tra i cosiddetti parchi storici. In attesa del cambio di denominazione in Parco Nazionale della Sila e della nuova perimetrazione, si continua a far riferimento per la gestione all'Ex-ASFD (Ex Azienda Speciale per le Foreste Demaniali) e all'attuale perimetrazione.
Rilevante è il numero delle strutture e dei sentieri realizzati che sono nella maggior parte fruibili anche da un'utenza ampliata. Su 17 tra sedi, uffici di zona, aree faunistiche, centri informazioni, orti botanici ecc., ben 14 sono infatti fruibili anche da persone con deficit motori o sensoriali, a cui vanno aggiunti 4 specifici sentieri naturalistici. Informazioni dettagliate nel merito sono riportate nel seguente prospetto e nella sezione "itinerari" (Dati Ente di Gestione del Parco, 2002).
Tabella Dati sulla Fruibilita' del Parco
Nome Struttura Tipologia Telefono Indirizzo/Località
Accessibilità/Visitabilità (art. 2 DM LL.PP.  n. 236/89)
ENTE DI GESTIONE EX ASFD - PROVINCIA DI COSENZA Sede 0984/76760 Viale della Repubblica 26, 87100, Cosenza (CS)
NO
CSF.LE.  CUPONE Ufficio di zona 0984/76760 - 0984/579757 Località Cupone, 87058, Spezzano Sila (CS)
NO
AREA PIC NIC CUPONE Area Sosta
SI
AREA FAUNISTICA GOLIA Area Faunistica
NO
CENTRO NATURALISTICO CUPONE Centro Visita
SI
CENTRO INFORMAZIONE CUPONELLO Centro di Informazione
SI
ORTO BOTANICO CUPONE Orto Botanico
SI
ARBORETO SBANDITI Arboreto
SI
GIARDINO GEOLOGICO Giardino Geologico
SI
ENTE DI GESTIONE EX ASFD -PROVINCE DI CATANZARO E CROTONE Sede 0961/744304 37100, Catanzaro (CZ)
SI
COMANDO STAZIONE FORESTALE Centro Visita 0961/931278 Buturo, Albi (CZ)
SI
COMANDO STAZIONE FORESTALE Centro Visita 0961/992030 Monaco, Taverna (CZ)
SI
RECINTI FAUNISTICI Centro di Educazione ambientale
SI
AREE DI SOSTA Area Sosta
SI
SENTIERI NATURALISTICI Area di sosta
SI
CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E FORESTALE Centro di Educazione Ambientale
SI
ANFITEATRO Centro Visita
SI

Itinerari
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Numerose sono le possibilità di escursioni a piedi, a cavallo e, in alcune aree, in bicicletta che il parco offre. Purtroppo, nonostante l'istituzione dell'area sia datata, solamente in questi ultimi anni e soprattutto grazie all'iniziativa di cooperative di giovani locali, si è avuto un certo sviluppo delle attività turistiche, ricreative ed educative che il parco può offrire. Tutte e tre le aree sono ricche di sentieri da poter percorrere per realizzare escursioni in ogni periodo dell'anno. Basta munirsi delle cartine della zona che sempre più facilmente si stanno realizzando. Riportiamo alcune escursioni per le diverse zone del parco.
Zona della Sila Piccola:
Monte Gariglione: è una breve escursione di due ore circa, che porta in vetta al Gariglione (1765 m), partendo dalla Stazione Forestale omonima, posta a quota 1654 m.
Sila Piccola: escursione di 5-6 ore di percorrenza che permette di conoscere gli aspetti naturali più interessanti di questa zona del parco (pascoli, boschi e torrenti). L'itinerario inizia e termina a poca distanza dal Villaggio di Trivolo, passa per il Colle del Telegrafo, fiancheggia un tratto del torrente Peciaro e del fiume Tacina, attraversa il noto bosco di Pulitrea.
Zona della Sila Grande:
Segheria Cupone, Bosco del Corvo, Cozzo del Principe, Vivaio: facile sentiero di 4-5 ore di percorrenza che attraversa gli ambienti più belli di questa zona di parco, giungendo in località Ponte della Fossiata, da cui si può tornare al punto di partenza, utilizzando la strada asfaltata che riporta alla segheria.
Segheria Cupone, Quattro Vie, Serra Ripolata, Vivaio: è un itineraio più lungo ed impegnativo del precedente (5-6 ore), che permette di addentrarsi meglio negli ambienti naturali della Sila Grande.
Si segnalano inoltre i seguenti sentieri e/o i percorsi fruibili da parte di persone con deficit motori o sensoriali:
Tabella degli Itinerari del Parco
Denominazione sentiero
Località di partenza
Comune Località di arrivo Comune
Durata media percorso
Lunghezza percorso (m)
Manutenzione periodica (si/no)
SENTIERO DIDATTICO Cupone Spezzano Sila
(CS)
Cupone Spezzano Sila
(CS)
2 h
3300
SI
SENTIERO ORTO BOTANICO Cupone Spezzano Sila
(CS)
Cupone Spezzano Sila
(CS)
30 min
350
SI
SENTIERO PER TUTTI Monaco Taverna (CZ)Monaco Taverna (CZ)
40 min
600
SI
SENTIERO ANCHE PER IPOVEDENTI Monaco Taverna (CZ)Monaco Taverna (CZ)
40 min
600
SI

L'Ambiente del Parco
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Pini larici nella Sila grande  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Pini larici nella Sila grande
Mentre la creazione, nel 1968, del cosiddetto Parco Nazionale della Calabria (che tutelava in realtà solo tre preesistenti e distanti riserve forestali demaniali) aveva tutt'altro che soddisfatto gli ambientalisti italiani, che vi avevano giustamente visto una mera operazione di facciata, l'istituzione (tra il 1994 e il 1997) di due distinti parchi nazionali (Aspromonte e Sila), allargati ad abbracciare altre pregevoli aree limitrofe, conferisce alfine a queste aree l'assetto desiderato. Il Parco Nazionale della Calabria, che sarà sostituito tra breve dall'istituendo Parco Nazionale della Sila, la cui perimetrazione definitiva è in corso di definizione, attualmente ingloba due aree disgiunte, l'una in provincia di Cosenza (Sila Grande), l'altra nelle province di Catanzaro e Crotone (Sila Piccola), includendo anche i territori tra loro interclusi e contermini di pregevole valore ambientale. La Sila si presenta come un insieme di montagne basse e arrotondate (in effetti, più che di una catena montuosa, si tratta di un altopiano), formate da rocce sedimentarie, metamorfiche e magmatiche. Nella Sila Grande si trovano tre bacini lacustri di origine artificiale, i laghi Cecita, Ampollino e Arvo; il territorio è attraversato da due corsi d'acqua, il torrente Cecita e il fiume Neto. Le vette principali sono il Monte Gariglione nella Sila Piccola con 1.765 m e il Monte Pettina Scura nella Sila Grande con 1.685 m. Il nome Sila viene dal latino silva, a dimostrare la grande ricchezza di alberi della zona. Le foreste silane hanno tuttavia subito, nei secoli, uno sfruttamento intensissimo (a partire dall'epoca romana), che le ha molto alterate: restano comunque un patrimonio naturalistico importantissimo, meritevole di stretta protezione.
Flora e Fauna
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Lupi  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Lupi
Le foreste silane mostrano, ai giorni nostri, un aspetto assai diverso da quello originario. Lo sviluppo del pascolo e dell'agricoltura, unito allo sfruttamento del legname, le ha molto impoverite. Esse tuttavia si presentano estremamente suggestive, sia che si tratti di maestose faggete, sia che si tratti di secolari foreste di pino laricio (questa interessante conifera, diffusa soprattutto in Sila Grande, può presentarsi in boschi puri o mista al faggio). Nel sottobosco cresce rigogliosa la felce maschio, ancora oggi raccolta dai fiorai e dai pastori, che la usano per avvolgere i formaggi freschi. Numerose sono le specie di notevole interesse botanico. Si ricorda fra tutte la Genista anglica, localmente detta "ciciarella", che offre un curioso enigma di carattere geografico: in Italia si trova solo in Calabria. è davvero strano trovare questa popolazione nel cuore del Mediterraneo, visto che si tratta di una specie tipica delle brughiere atlantiche europee.

La Sila costituisce un'oasi di estremo interesse per la fauna selvatica. Numerose sono le specie presenti, e di esse alcune assai rare e a rischio di estinzione. Il lupo appenninico è presente con un buon numero di esemplari. Piccoli nuclei di caprioli sono sparsi per il territorio del parco, mentre per il cervo è in programma la reintroduzione. Il cinghiale è diffuso nelle foreste a quote basse. Tra i mammiferi si ricorda ancora la volpe, il tasso, la martora, la lepre, la faina, la donnola, il ghiro, lo scoiattolo, chiamato "zaccanella" in dialetto, e alcuni esemplari di lupo. Ricca l'avifauna che comprende la rara aquila del Bonelli, il rarissimo capovaccaio (è un piccolo avvoltoio), il biancone, lo sparviero, il nibbio reale e il falco pellegrino; fra i rapaci notturni il gufo reale, l'allocco e il gufo comune. Presenti inoltre le coturnici, le quaglie e i beccaccini che, insieme al frullino ed al croccolone, frequentano le zone acquitrinose dei pascoli. Nelle foreste vive il picchio nero, specie che in Appennino è assai rara.
Beni Culturali
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La Sila è davvero, come fu definita nel 1770, il "Gran Bosco d'Italia": il fascino e la ricchezza delle sue foreste furono cantate da Virgilio e da Strabone. Del suo legno si approvvigionarono le popolazioni preistoriche dell'Appennino meridionale, i Sibari e i Bruzi, le truppe romane, gli edificatori medievali delle Chiese e dei palazzi della Roma di Papa Gregorio Magno, i pastori e tutte le genti di Calabria. L'uso intenso e prolungato delle risorse naturali della Sila ha inciso profondamente sulla natura e sull'aspetto del paesaggio del parco. L'occhio esperto coglie immediatamente quanto antropizzati siano questi territori dall'apparenza selvaggia, individua i tratturi, le ferite dei disboscamenti, l'età coeva degli alberi del bosco, segno di artificialità e di esigenza di gestione, i ripari dei pastori, e ricostruisce un ambito culturale tipico delle montagne meridionali italiane. La perimetrazione del parco esclude insediamenti abitativi e monumentali di pregio. Fa eccezione il borgo artigiano di Longobucco, conosciuto per l'industria tessile, il cui carattere medievale è sottolineato dalla presenza di una interessante torre campanaria del XII secolo. Al di là dei confini del parco è possibile visitare l'insediamento di S. Giovanni in Fiore, con la Parrocchiale e la Badia Florense; Spezzano della Sila, con il Palazzo Monaco, la Chiesa di S. Biagio, il Monastero dei Padri Minimi e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie; Rossano, dove sono leggibili le influenze della cultura delle popolazioni greco-bizantine nello stile delle Chiese di San Marco e di Santa Maria del Patire e nel Codex Purpureus, il codice miniato del VI secolo conservato nel locale Museo Diocesano.
Artigianato e Prodotti Tipici
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S. Giovanni in Fiore è centro tradizionale delle attività tessili della Regione: in particolare si producono tappeti di tipo orientale, per i quali è attiva una scuola specializzata che si avvale dell'insegnamento di maestri armeni. Anche se in modo ridotto, è sede della tipica produzione orafa. Nel territorio del parco è particolare la lavorazione delle pigne colorate (Grande Segheria di Cupone, nei pressi del Lago Cecita).
Informazioni Turistiche
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• Azienda di Promozione Turistica - Cosenza Tel. 0984/27485 Fax 0984/27304
• Azienda di Promozione Turistica - Catanzaro Tel. 0961/741764 Fax 0961/727973
• Azienda di Promozione Turistica - Crotone Tel. 0962/23185 Fax 0962/26700

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