Parchi per tutti : fruibilità per un'utenza ampliata

LINEE GUIDA PER GLI ENTI DI GESTIONE DEI PARCHI NAZIONALI ITALIANI

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Tavolara

Tavolara - Punta Coda Cavallo
cartina del Tavolara - Punta Coda Cavallo clicca l'immagine per ingrandirla in un'altra pagina
clicca l'immagine per ingrandirla

Dati Amministrativi

Tipologia: Area Marina Protetta
Regioni: Sardegna
Province: Sassari
Dimensioni: totale superficie 15.357 ha per 76.094 m di linea di costa (zona A 529 ha per 4.447 m di linea di costa, zona B 3.113 ha per 23.425 m di linea di costa, zona C 11.715 ha per 48.222 m di linea di costa).
Istituzione: L. n. 979/82; D.M. 12/12/97 modificata dal D.M. 28/11/01
Ente Gestore: gestita provvisoriamente da un consorzio tra i Comuni di Olbia, San Teodoro e Loiri-Porto San Paolo - Corso Umberto I - 07026 Olbia (SS) - Tel. 0789/502000-Fax 0789/25007; la gestione definitiva dell'area marina protetta sarà affidata, ai sensi dell'art. 2, comma 37 della L. n. 426/98, ad enti pubblici, istituzioni scientifiche o associazioni ambientaliste anche consorziati tra loro.
Comuni interessati: Comune di Loiri-Porto San Paolo - Via Dante, 28 - 07020 Loiri (SS) - Tel. 0789/41106 - Fax 0789/41016; Comune di Olbia - Via Dante, 1 - 07026 Olbia (SS) - Tel. 0789/52000 - Fax 0789/25007; Comune di San Teodoro - P.zza Emilio Lussu, 1 - 08020 San Teodoro (NU) - Tel. 0784/865723 - Fax 0784/865192
Capitaneria di Porto competente: V.le Isola Bianca - 07026 Olbia (SS) - Tel. 0789/21243 - Fax 0789/27737
Servizi medici: Ospedale San Giovanni di Dio di Olbia - Tel. 0789/552200; servizio di ossigenoterapia iperbarica di La Maddalena - Tel. 0789/791200; Guardia medica turistica di Porto San Paolo - Tel. 0789/40566
Carta nautica di riferimento: n. 42 scala 1:100.000; n. 43 scala 1:100.000, n. 322 scala 1:25.000
E-mail: consorzio@amptavolara.191.it
Sito: http://www.amptavolara.com


Come Arrivarci
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In auto: per raggiungere Porto San Paolo prendere da Olbia la SS n. 125, mentre per raggiungere Golfo Aranci prendere da Olbia la SP n. 82.
In bus: è possibile utilizzare l'autolinea ARST in servizio da molte località della Sardegna.
In treno: scendere alla stazione di Olbia, linea Olbia-Cagliari oppure alla stazione di Olbia Marittima, linea Genova e Civitavecchia.
In barca: l'isola di Tavolara si raggiunge via mare dal porticciolo di Porto San Paolo con imbarcazioni che in dieci minuti portano alla spiaggia dello Spalmatore di Terra. Da Golfo Aranci nel periodo estivo vengono organizzate gite in barca con soste nelle più belle località di Tavolara, Molara e Molarotto.
In aereo: aeroporto Costa Smeralda raggiungibile da Olbia con autobus urbano n. 2.

Nella tabella che segue sono elencati i mezzi di trasporto marittimo segnalati dall'ente di gestione dell'area marina protetta con le eventuali indicazioni sull'accessibilità e la fruibilità per le persone con deficit motori e/o sensoriali. (Dati forniti dall'ente gestore dell'Area Marina Protetta, 2003 e integrati da ACLI Anni Verdi)



Tabella Dati Fruibilità Area
Tabella Dati sulla Fruibilita' dei Traghetti e dei Trasporti Interni
Tipologia Società Telefono Tratta interessata Caratteristiche di accessibilità
MOTOBARCHE (con trasporto veicoli) ONDA 3 348/3515523 Golfo Aranci-Isola di Tavolara NO
MOTOBARCHE (senza trasporto veicoli) TAVOLARA GITE E TRAGHETTI 338/6467684 Porto San Paolo-Isola di Tavolara NO

La Fruizione del Parco
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L'area marina protetta, istituita nel 1997, è gestita provvisoriamente dal Consorzio di Gestione dell'Area Marina Protetta "Tavolara-Punta Coda Cavallo" che rilascia le eventuali autorizzazioni per la fruizione dell'area. Quest'ultima è regolamentata secondo una suddivisione in zone a differente grado di tutela e protezione ambientale (Zona A, B e C). Per informazioni più dettagliate sulle attività consentite in ciascuna zona si rimanda al provvedimento istitutivo dell'area marina protetta riportato nel sitowww.minambiente.it.

Le strutture per la fruizione: dai dati ricevuti risulta che solo la sede dell'ente di gestione dell'area marina protetta è fruibile anche da parte di persone con deficit motori e/o sensoriali. Informazioni dettagliate in merito sono riportate nel prospetto alla fine del presente paragrafo. (Dati forniti dall'ente gestore dell'Area Marina Protetta, 2003)

Itinerari: per quanto riguarda gli itinerari a mare si segnalano le numerose immersioni da effettuare nella zona, tra cui quella alla Secca del Papa o quella vicino all'isola di Molarotto, in prossimità dello scoglio dei Fratelli, dove si trova il relitto dell'Omega, un peschereccio che naufragò durante una tempesta. Con una delle piccole imbarcazioni che fanno servizio da Porto San Paolo è possibile effettuare il periplo dell'isola alla scoperta delle sue spettacolari morfologie costiere.


Tabella Dati Fruibilità Area
Tabella Dati sulla Fruibilita' dell'Area
Nome Struttura Tipologia Telefono Indirizzo/Località Accessibilità/Visitabilità (art. 3 DM LL.PP.  n. 236/89)
COMUNE DI OLBIA - AREA MARINA PROTETTA Sede 0789/52172 Via Dante, 1, 07028 Olbia (SS) SI


L'Ambiente del Parco
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Grifone su molarotto  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Grifone su molarotto

Il paesaggio e la natura: la costa sarda compresa tra Capo Ceraso e Capo Coda Cavallo, un susseguirsi di piccole cale e promontori dove alla sabbia si alterna il granito, è impreziosita dalla sagoma incombente dell'isola di Tavolara che si staglia proprio di fronte. L'isola, per la sua mole, appare subito in tutti i suoi 565 m d'altezza, con pareti scoscese e inaccessibili che s'innalzano verticali dall'acqua. Questo impressionante prisma calcareo poggia su una base granitica che si prolunga in varie isolette. Solo la punta meridionale dell'isola si estende verso la costa sarda con una stretta lingua di sabbia e rocce, lo Spalmatore di Terra. Questa propaggine, quasi totalmente pianeggiante, è l'unica parte dell'isola accessibile. Qui sono presenti due spiaggette, le poche casette dell'isola e alcuni moletti per l'approdo. Il resto di Tavolara ha l'aspetto di una impervia montagna rocciosa, aspra, brulla e con pareti a strapiombo sul mare. Per la presenza di una base NATO i due terzi di questo settore dell'isola sono tassativamente off-limits, con accesso interdetto sia da mare sia da terra. Questo, oltre alle oggettive difficoltà di accedere alle cime, ha permesso la conservazione di alcune rare specie botaniche come il giglio marino di Sardegna, l'alisso di Tavolara, alcune specie di limonio ed epicrisi. Nei ripidi valloni vivono le famose capre dai denti d'oro, una specie rinselvatichita, e sulle falesie a strapiombo sul mare nidificano il falco pellegrino, il falco della regina, il gabbiano corso, il marangone dal ciuffo e l'uccello delle tempeste. Di fronte a Tavolara, verso sud, separata da uno stretto braccio di mare, si trova l'isola di Molara, completamente diversa dall'isola maggiore. Di natura completamente granitica, Molara è un'isola bassa, ricoperta da rade chiazze di macchia mediterranea. Ancora due miglia a est c'è Molarotto, poco più che uno scoglio. Come Molara è di natura completamente granitica con qualche albero di fico che cresce sfidando la furia dei venti e con la presenza del marangone dal ciuffo con numerosi individui che stazionano sulle rocce ad asciugare il piumaggio. Qui vive una lucertola nerastra, Podarcis tiliguerta ranzii , specie esclusiva di questo scoglio. Nel braccio di mare compreso tra Tavolara e Porto San Paolo, a poca distanza dalla costa sarda, si trova infine l'isola Piana.

L'ambiente marino: sulla terra ferma le bianche pareti verticali di Tavolara contrastano con le forme arrotondate delle isole granitiche che la circondano: Molara, Molarotto e le altre più piccole. Questa diversità di morfologie è evidente anche sott'acqua e dà vita ad una grande varietà di scenari popolati da una miriade di organismi, dalle grandi cernie ai minuscoli nudibranchi. I fondali del settore sud-est di Tavolara scendono rapidamente fino a 15-20 m di profondità, dov'è presente un gradino oltre il quale il pendio è più dolce, mentre il versante di nord-ovest ha un andamento più dolce. Molara ha fondali con numerosi anfratti e grotte mentre quelli di Molarotto sono profondi e tormentati, con blocchi e lastre che risalgono quasi fino alla superficie. Gli scenari subacquei più spettacolari si trovano nei posti più isolati, come secche e cigliate. Spugne policrome e astroidi tappezzano i fondali con varie sfumature di colore. In profondità le sorprese non mancano, dall'ormai rara pinna alle aragoste, dalle cicale ai grossi esemplari di cernie, per finire con diversi reperti archeologici come relitti di navi romane e galeoni spagnoli.


Beni Culturali
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I Romani furono i primi a dare all'isola il nome di Hermea Insula, nome che si suppone derivi da "Ermete", nome greco di Mercurio. Durante tutta la dominazione romana le navi attraccavano nell'isola per rifornirsi di acqua, ma non vi sono testimonianze di insediamenti duraturi. Successivamente l'isola è stata per lungo tempo disabitata, durante il periodo in cui la malaria e le invasioni colpirono la Gallura, causando lo spostamento delle popolazioni verso l'interno. L'isola assunse poi il nome di Teraio che subì successive trasformazioni, fino alla denominazione attuale di Tavolara. Intorno al 1807 i Corsi si insediarono in Gallura. Giuseppe Bertoleoni ne divenne proprietario nel 1820 e suo figlio, Paolo, divenne il primo re di Tavolara. Nel 1861, inoltre, a dimostrazione dell'importanza strategica dell'isola, la Marina Mercantile costruì, nello Spalmatore di Fuori, un faro di segnalazione a due piani, costruito sfruttando la manodopera fornita dai detenuti della colonia penale presente al tempo. Il faro rimase attivo fino al 1920, quando venne sostituito da uno nuovo costruito a Punta Timone. Le attività primarie esercitate dagli abitanti di Tavolara erano la caccia, la pesca, l'allevamento e il lavoro ai forni di calce.


Artigianato e Prodotti Tipici
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Isola di Tavolara  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Isola di Tavolara

La cucina gallurese, quella degli stazzi dei pastori e dei contadini, ha origini antichissime ed è basata sull'utilizzo di prodotti della terra e dell'allevamento. Dalla cultura pastorale ha ereditato l'uso della carne: agnello, capretto e maialino da latte. La pesca riveste un ruolo marginale nell'economia isolana e la tradizione legata ai piatti di mare è riservata storicamente alle città di Olbia, La Maddalena e ai centri lungo la costa.


Informazioni Turistiche
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Per informazioni di carattere generale ci si può rivolgere a:

In particolare si segnalano le seguenti strutture che, in base ai dati disponibili, hanno caratteristiche di particolare accessibilità per persone con deficit motori e/o sensoriali quali bambini, anziani e persone con disabilità (dati forniti dall'ente gestore dell'Area Marina Protetta, 2003, Guida Touring "Campeggi e Villaggi turistici", 2003 e Guida Touring "Alberghi e ristoranti d'Italia", 2003):

 


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