Parchi per tutti : fruibilità per un'utenza ampliata

LINEE GUIDA PER GLI ENTI DI GESTIONE DEI PARCHI NAZIONALI ITALIANI

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Gaiola

Parco sommerso di Gaiola
cartina del Parco sommerso di Gaiola clicca l'immagine per ingrandirla in un'altra pagina
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Dati Amministrativi

Tipologia: Parco sommerso
Regioni: Campania
Province: Napoli
Dimensioni: totale superficie 41.6 ha per 1.985 m di linea di costa (zona A 6,4 ha per 977 m di linea di costa, zona B 35,2 ha per 1.008 m di linea di costa).
Istituzione: L. n. 388/00; D.M. 07/08/02
Ente Gestore: gestita provvisoriamente dalla Sovrintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta - c/o Museo Archeologico Nazionale - Piazza Museo 19 - 80135 Napoli - Tel. 081/440166-Fax 081/440013; la gestione definitiva dell'area marina protetta sarà affidata ad enti pubblici, istituzioni scientifiche o associazioni ambientaliste riconosciute anche consorziati tra loro, ai sensi dell'art. 114, comma 10 della legge 23 dicembre 2000 n. 388, così come modificato dall'art. 9 della legge 31 luglio 2002 n. 179, dal Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio di concerto con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, sentiti la Regione e gli Enti Locali territorialmente interessati.
Comuni interessati: Comune di Napoli - P.zza Municipio, 1 - 80133 Napoli - Tel. 081/7951111 - Fax 081/553016
Capitaneria di Porto competente: P.le Pisacane - 80133 Napoli - Tel. 081/2445111 - Fax 081/2445347
Servizi medici: Croce Verde di Napoli - Tel. 081/5442078
Carta nautica di riferimento: n. 10 scala 1:100.000; n. 130 scala 1:30.000
E-mail: sanc@interbusiness.it
Sito: www.areamarinaprotettagaiola.it


Come Arrivarci
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In auto: autostrada A1 per Napoli e prendere la Tangenziale; quindi uscire a L'Arenella e proseguire per il lungomare.
In bus: si può utilizzare l'autolinea Consorzio Trasporti Irpini da Avellino, Ferrovia BN-NA, Autobus da Benevento, Consorzio Provinciale Trasporti Casertani da Caserta oppure l'autolinea Sita da Salerno.
In treno: scendere alla stazione Napoli Centrale, linea Roma-Napoli, oppure alla stazione Ferrovia Circumvesuviana, linea Napoli-Torre Annunziata o ancora alla stazione Ferrovia Cumana, linea Montesanto-Torregaveta.
In traghetto: con la Compagnia CAREMAR da Capri, Ischia e Procida oppure con la Compagnia Libera Navigazione del Golfo da Sorrento, Amalfi e Positano.
In aereo: aeroporto Capodichino raggiungibile da Napoli con autobus dell'ANM.




La Fruizione del Parco
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L'area marina protetta istituita nel 2002 è gestita provvisoriamente dalla Sovrintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta che rilascia le eventuali autorizzazioni per la fruizione dell'area. Quest'ultima è regolamentata secondo una suddivisione in zone a differente grado di tutela e protezione ambientale (Zona A, B). Per informazioni più dettagliate sulle attività consentite in ciascuna zona si rimanda al provvedimento istitutivo dell'area marina protetta riportato nel sito www.minambiente.it.

Nella presente scheda non sono riportati i dati relativi all'accessibilità e alla fruibilità delle strutture e dei servizi in quanto l'area è di recente istituzione.




L'Ambiente del Parco
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Isole della Gaiola  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Isole della Gaiola

L'ambiente marino: l'area della Gaiola, come tutta la costa campana, ha subito dall'età romana ad oggi un bradisismo negativo di circa 6 m. In altre parole, l'intera fascia costiera, fortemente antropizzata fin dal 5° secolo a.C., è sprofondata nel corso dei secoli sommergendo edifici ed infrastrutture tra i più interessanti del mondo antico. In età romana, infatti, la zona tra Punta Campanella e Capo Miseno era il cuore della villeggiatura elegante dell'aristocrazia, con cospicui edifici privati e pubblici, presenti fin sulla battigia. A seguito del fenomeno di abbassamento dei suoli tali edifici sono sprofondati ed ora costituiscono una sorta di Pompei sommersa. Di fronte al Capo di Posillipo, dove le pareti di tufo giallo cadono verticali, sorgono gli isolotti della Gaiola, quasi attaccato a terra e circondato da scogli affioranti dove le onde si infrangono. Nel promontorio prospiciente le isole della Gaiola si scorgono spiagge e insenature e si arriva alla punta estrema, che si allunga sul mare in una sottile striscia che raggiunge Nisida, sperone di roccia dominata da un edificio angioino in passato adibito a carcere. Su una della isole della Gaiola sorge una costruzione moderna (anche se diroccata) che non ha nulla a che vedere con i ricchissimi reperti archeologici che il mare circostante nasconde. Le isole erano infatti inserite in un complesso insediamento che, incentrato sulla villa di Publio Vedio Pollione, comprendeva edifici residenziali, terme, ninfei, giardini con terrazzamenti che giungevano fino al mare, un teatro e un odeion, altri edifici destinati ad attività ludiche e culturali. L'attuale paesaggio si discosta molto da quello antico poiché il bradisismo ha provocato lo sprofondamento di un'ampia fascia costiera, dal promontorio di Posillipo fino alla Gaiola e a Nisida. Ingoiata dalla terra, dalla vegetazione e dal mare, i resti della villa di Posillipo furono riscoperti a partire dal XV secolo. In particolare, scavi intrapresi nel XIX secolo hanno portato alla luce il Teatro e l'Odeion, mentre nel 1840, durante la realizzazione della nuova strada di Posillipo, fu scoperta la Grotta di Seiano, grandioso accesso alla villa, scavata nel tufo per circa 800 m, in alcuni punti alta 6 m e larga 5. Sott'acqua, oltre a delle peschiere, è ancora identificabile il ninfeo semisommerso detto "Scuola di Virgilio". La ricchezza dei fondali si completa poi con la varietà del popolamento marino, costituito da specie tipiche del Mediterraneo, come nudibranchi, gasteropodi e bivalvi, ricci e stelle marine che colorano questo particolarissimo braccio di mare. Accanto alle specie più comuni di pesci tra cui spigole e orate, ve ne sono alcune interessanti perché considerate in via di rarefazione (ombrine, dentici, cernie, triglie).


Beni Culturali
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L'area della Gaiola è situata dal punto di vista archeologico in un territorio strategico, sul promontorio di Posillipo, limitrofa al Parco Archeologico del Pausilypon dove sono già stati effettuati gli scavi della villa romana di Publio Vedio Pollione, poi divenuta villa imperiale di Augusto. Anche dal punto di vista paesaggistico si tratta di una posizione di rilievo, in un contesto ambientale in cui dominano la grotta di Seiano (il camminamento sotterraneo che conduce all'area archeologica di Capo Pausilypon) che fa parte dello stesso complesso archeologico della Villa di Pollione e Nisida (l'isola è sotto la sorveglianza penitenziaria). Frane e smottamenti, legati alla particolare formazione geologica della collina, modificano continuamente l'aspetto dei luoghi, già profondamente alterato, nel corso del tempo, da fenomeni naturali quali bradisismo, subsidenza, innalzamento delle acque. Questo ha significato anche la lenta scomparsa delle testimonianze di una delle zone residenziali più rinomate dell'antichità. Al largo di Capo Posillipo (Villa Rosebery) giacciono i resti, ormai sommersi (la cosiddetta "Pietra salata" è uno di questi), di una villa marittima che si protendeva in mare grazie a costruzioni artificiali; dei suoi porticati si sono recentemente recuperate alcune colonne. In direzione della zona della Gaiola, si incontra l'edificio romano meglio conservato e più suggestivo della zona, il cosiddetto "Palazzo degli Spiriti": si tratta di una costruzione a due piani, di cui il primo attualmente sommerso, in opus reticulatum , con numerose tracce di riutilizzi e restauri. Difficile, allo stato attuale delle conoscenze, indicarne la funzione precisa.


Artigianato e Prodotti Tipici
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Seawatching  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Seawatching

La cucina locale si rifà strettamente alla tradizione napoletana : frutti di mare combinati con spaghetti e risotti, oppure gustati da soli, crudi o in sauté, regalano il sapore inconfondibile del mare . Famosi sono i formaggi e i latticini tra cui troviamo l a mozzarella di bufala, il fiordilatte e la treccia di mozzarella, ottime con pomodoro e basilico. Esistono infinite varietà di provoloni e scamorze (piccanti, ripiene, affumicate), a seconda del luogo di provenienza. La ricotta viene utilizzata sia per la preparazione di dolci sia per piatti salati.


Informazioni Turistiche
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