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Asinara

Isola dell'Asinara
cartina del Isola dell' Asinara clicca l'immagine per ingrandirla in un'altra pagina
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Dati Amministrativi

Tipologia: Area Marina Protetta
Regioni: Sardegna
Province: Sassari
Dimensioni: totale superficie 10.732 ha per 79.635 m di linea di costa (zona A 577 ha per 21.172 m di linea di costa, zona B 6.988 ha per 52.604 m di linea di costa, zona C 3.167 ha per 5.895 m di linea di costa).
Istituzione: L. n. 394/91; D.M. 13/08/02
Ente Gestore : gestita provvisoriamente dall'Ente Gestore del Parco Nazionale dell'Asinara - Via Iosto 7 - 07046 Porto Torres (SS) - Tel. 079/503388 - Fax 079/501415; la gestione definitiva dell'area marina protetta "Isola dell'Asinara" sarà affidata, ai sensi dell' art. 2, comma 37, della legge 9 dicembre 1998 n. 426 , ad enti pubblici, istituzioni scientifiche o associazioni ambientaliste anche consorziati tra loro.
Comuni interessati : Comune di Porto Torres - P.zza Umberto I ° - 07046 Porto Torres (SS) - Tel. 079/500800 - Fax 079/500867
Capitaneria di Porto competente: Via Mare - 07046 Porto Torres (SS) - Tel. 079/502258 - Fax 079/502090
Servizi medici: Guardia medica - Tel. 079/510392; Pronto soccorso - Tel. 079/510352; Camera iperbarica, Marina di Sorso, A.M.I. - Tel. 079/359008
Carta nautica di riferimento: n. 49 scala 1:100.000; n. 289 scala 1:50.000
E-mail:
Sito: www.parcoasinara.org


Come Arrivarci
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In auto: da Sassari con la SS n. 131 per Porto Torres; da qui si può prendere il traghetto per raggiungere l'isola o proseguire con la strada provinciale per Stintino. Occorre sapere che l'isola non è accessibile ai mezzi privati; i veicoli che permettono gli spostamenti sono mezzi collettivi. Sono inoltre presenti delle biciclette che possono essere noleggiate a Fornelli, La Reale e Cala d'Oliva. Gli altri mezzi presenti nell'isola (prevalentemente fuoristrada) vengono utilizzati per motivi di sicurezza, sorveglianza, antincendio, manutenzione e ricerca scientifica.
In bus: con l'autolinea ARST sia da Sassari che da Stintino e con l'autolinea Nuragica Tours dall'aeroporto di Alghero Fertilia a Stintino e da Olbia a Porto Torres.
In treno: scendere alla stazione di Porto Torres, linea Porto Torres-Sassari.
In traghetto: da Porto Torres o Stintino è possibile imbarcarsi per l'isola. Porto Torres è raggiungibile anche da Genova con le società di navigazione Tirrenia e Grandi Navi Veloci.




La Fruizione del Parco
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L'area marina protetta, istituita nel 2002, è antistante all'omonimo parco nazionale terrestre istituito con DPR del 3 ottobre 2002, al cui Ente Gestore ne è provvisoriamente affidata la gestione. L'Ente Gestore del parco nazionale rilascia pertanto le eventuali autorizzazioni per la fruizione dell'area protetta che è regolamentata secondo una suddivisione in zone a differente grado di tutela e protezione ambientale (Zona A, B e C). Per informazioni più dettagliate sulle attività consentite in ciascuna zona si rimanda al provvedimento istitutivo dell'area marina protetta riportato nel sito www.minambiente.it.

Le strutture per la fruizione: su 10 strutture segnalate, 5 risultano fruibili da parte di persone con deficit motori e/o sensoriali. Informazioni dettagliate in merito sono riportate nel prospetto alla fine del presente paragrafo. (Dati forniti dall'Ente Parco, 2002)

Itinerari : per quello che riguarda gli itinerari a terra , si segnalano numerosi sentieri autorizzati da percorrere a piedi o in bicicletta: Fornelli - Cala d'Oliva; Cala d'Oliva - Elighe Mannu - Punta dello Scorno - Cala Sabina - Cala d'Oliva; Porto Mannu dei Fornelli - Fornelli - Punta Barbarossa. Sono inoltre autorizzati i seguenti sentieri esclusivamente a piedi: Elighe Mannu - Punta della Scomunica, Punta Barbarossa - Punta Li Giorri, Sentiero per il Castellaccio (con divieto di accesso al Castellaccio).

Per quanto riguarda gli itinerari a mare , si segnala che nell'isola è possibile svolgere attività di sea watching, un'attività che permette l'osservazione dei fondali marini attraverso varie modalità: dalla superficie (snorkeling), da imbarcazioni con fondo trasparente o da semplici imbarcazioni (whale watching) e tramite immersioni subacquee (ARA). Al fine di favorire la scoperta del mare dell'Asinara, l'ente di gestione ha predisposto dei sentieri organizzati per queste modalità di osservazione sia in aree superficiali che in acque più profonde.


Tabella Dati Fruibilità Area
Tabella Dati sulla Fruibilita' dell'Area
Nome Struttura Tipologia Telefono Indirizzo/Località Accessibilità/Visitabilità (art. 3 DM LL.PP.  n. 236/89)
COMITATO DI GESTIONE PROVVISORIO (SEDE AMMINISTRATIVA) Sede amministrativa 079/503388 Via Iosto 7, 07046, Porto Torres (SS) NO
SEDE UFFICIALE (PROSSIMA APERTURA) Sede Ufficiale - Cala Reale (Isola dell'Asinara), 07046, Porto Torres (SS) SI
CENTRO EDUCAZIONE AMBIENTALE Centro di educazione ambientale - Cala d'Oliva (Isola dell'Asinara), 07046, Porto Torres (SS) SI
RISTORO (PROSSIMA APERTURA) Mensa - Cala Reale (Isola dell'Asinara), 07046, Porto Torres (SS) SI
CENTRO VISITA - SERVIZI Centro visita - Cala Reale (Isola dell'Asinara), 07046, Porto Torres (SS) SI
CENTRO VISITA - SERVIZI Centro visita - Fornelli, (Isola dell'Asinara), 07046, Porto Torres (SS) SI
CASA DEL DIRETTORE Foresteria - Cala d'Oliva (Isola dell'Asinara), 07046, Porto Torres (SS) NO
UFFICIO CALA D'OLIVA Ufficio decentrato dell'ente parco 079/409440 Cala d'Oliva (Isola dell'Asinara), 07046, Porto Torres (SS) NO
CALA SABINA Area di sosta - Cala d'Oliva (Isola dell'Asinara), 07046, Porto Torres (SS) NO
ELIGHE MANNU Area di sosta - Elighe Mannu (Isola dell'Asinara), 07046, Porto Torres (SS) NO


L'Ambiente del Parco
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Asinara paesaggio  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Asinara paesaggio

Il paesaggio e la natura: famosa per un penitenziario presente sull'isola fino al 1998, l'Asinara deve la sua bellezza proprio alla sua natura di isola-prigione che ne ha impedito la manomissione. Oggi che la roccaforte dei penitenziari italiani è stata smantellata, l'Asinara appare come una delle più belle isole del Mediterraneo, con più di 100 km di coste incontaminate e con una natura selvaggia. L'isola ha una forma allungata in senso nord-sud ed è composta da quattro blocchi montuosi circondati e uniti da una stretta fascia costiera. Il blocco settentrionale è quello più elevato, raggiungendo l'altitudine di 408 m in Punta della Scomunica. La costa occidentale, ad esclusione dei tre istmi, è prevalentemente alta e scoscesa, con insenature e alcune grotte. Quella orientale, invece, ha un profilo più dolce, con alcune insenature sabbiose. Alcuni stagni salmastri, presenti prevalentemente in prossimità delle coste, sono alimentati dal mare e dalle piogge. I 52 kmq dell'isola sono ricoperti da macchia mediterranea con predominanza di lentisco, olivastro, euforbia arborea e cisco. Lungo le coste rocciose si insedia una vegetazione bassa e strisciante , con specie tipicamente alofite come il finocchio marino e il fiordaliso spinoso. Nelle coste sabbiose, un ambiente molto difficile e selettivo, la vegetazione è ben rappresentata per l'assenza della pressione antropica. Abbondante è la gramigna delle spiagge che si insedia dove cominciano a formarsi i primi cumuli di sabbia . Sulle dune recenti e lontane dal moto ondoso si sviluppa lo sparto pungente che, grazie al notevole sviluppo delle radici, contribuisce al consolidamento delle dune. Completano questa fascia altre piante pioniere come l'eringio e il giglio di mare. In alcune località questa associazione confina con una boscaglia a ginepro fenicio di notevole valore paesaggistico. Dove probabilmente il territorio era ricoperto da piante arboree e arbustive, rimangono oggi solo alcuni lembi ristretti di lecceta. Da un punto di vista faunistico, l'Asinara è tra le isole sarde quella con un maggior numero di specie di vertebrati terrestri che vi si riproducono (circa 80). Numerosi sono gli uccelli marini nidificanti come la rondine di mare, il marangone dal ciuffo, il gabbiano reale e il gabbiano corso. Tra i rapaci sono presenti la poiana, il gheppio e il falco pellegrino. Tra i mammiferi, oltre a una colonia di circa 300 mufloni, una nota "domestica" caratterizza il paesaggio agrario dell'isola: la presenza di asinelli bianchi, ormai presenti con poche decine di individui che, allo stato brado, rappresentano uno degli aspetti più suggestivi dell'isola.

L'ambiente marino: la rigida protezione di una fascia costiera marina profonda un miglio, che ha vietato per decenni la pesca, le immersioni subacquee e altre attività di disturbo dell'ambiente naturale, ha consentito la conservazione di comunità marine ben strutturate con la conseguente possibilità di osservare, anche a profondità limitate, una notevole varietà di organismi che in altre località non è più possibile vedere neppure a profondità maggiori. I fondali sono costituiti da numerose frane ricche di anfratti, canaloni e spaccature. Nella parte occidentale sprofondano rapidamente raggiungendo la batimetrica dei 50 m, mentre nel settore orientale il fondale degrada più dolcemente. La zona di spruzzo è colonizzata nella parte superiore da licheni, gasteropodi, isopodi e cirripedi. La sottostante zona di marea, il cui inizio è segnalato da una fascia a Chtamalus stellatus , è colonizzata da diverse specie di alghe verdi, rosse e brune, da patelle e da diversi granchi, tra cui il granchio favello, una specie ormai rara nel Mediterraneo, qui abbondante lungo le coste orientali dell'Asinara. Tra gli organismi che colonizzano la scogliera immersa è da segnalare la presenza di due specie di elevato valore naturalistico: l'alga rossa incrostante (Lithophyllum lichenoides) e la patella gigante (Patella ferruginea). Entrambe sono particolarmente sensibili all'inquinamento del mare e sono in forte regressione nel Mediterraneo nord-occidentale, tanto che sono state incluse tra le specie da proteggere. I fondi duri più illuminati sono colonizzati da alghe come la coda di pavone, l'ombrellino di mare e diverse specie di Cystoseira . I substrati incoerenti, localizzati prevalentemente lungo il versante orientale, sono colonizzati da praterie di posidonia. Numerose specie di animali vivono all'interno della prateria: tra tutti si segnala la presenza della rara pinna (Pinna nobilis), un bivalve ormai in forte regressione per le raccolte effettuate dall'uomo, e numerosi crostacei, tra cui il granchio Maya verrucosa , dalla forte capacità mimetica. In prossimità del limite inferiore della prateria si instaurano comunità del precoralligeno con elementi tipici come il fico d'India marino. Nel settore orientale, il fondale sabbioso e fangoso è colonizzato prevalentemente da organismi infossati su fondo, mentre il settore occidentale presenta, a partire dai 35 m di profondità,una comunità dominata da alghe brune. Le acque dell'Asinara sono ricche di pesci di interesse commerciale, tanto che l'attività di pesca nell'area è sempre stata svolta, anche se regolamentata dai vincoli legati alla presenza del penitenziario. L'isola era frequentata già dal 1660 dai pescatori di Torre del Greco che vi praticavano la raccolta del corallo rosso. Successivamente, nel XVIII secolo, venne iniziata la pesca del pesce azzurro, delle murene, dei gronghi e delle aragoste. Fino al secolo scorso veniva effettuata la suggestiva pesca al tonno in una tonnara andata distrutta dalle mareggiate. Oggi le specie più pescate nel versante occidentale sono quelle tipiche della scogliera: corvine, dentici, saraghi, scorfani, labridi e l'aragosta, mentre nel versante orientale il più pescato è il pesce di San Pietro, dalla tipica macchia rotonda e nera, orlata di giallo o bianco, su entrambi i fianchi. è infine da segnalare la presenza di cernie di discrete dimensioni.


Beni Culturali
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Faro di Punta Scorno  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Faro di Punta Scorno

Numerosi ritrovamenti di selce e ossidiana fanno risalire le frequentazioni umane sull'Isola dell'Asinara ad epoche prenuragiche. Quella che Plinio il Vecchio chiamò ''l'Isola di Ercole, è stata per secoli un punto di riferimento e di ancoraggio per i navigatori nell'antichità: vari sono qui i ritrovamenti, lungo le coste, di relitti e di lingotti di piombo bollati di epoca romana. Tra il medioevo e il cinquecento l'Asinara è stata luogo di battaglie tra pisani, genovesi e pirati saraceni, e per lunghi periodi essa è rimasta deserta o abitata solo da sparuti gruppi di pastori, con un'economia di sussistenza. Gli edifici di interesse storico sono il Monastero costruito dai Camaldolesi nel XII secolo in località S. Andrea, le fortificazioni, tra cui si ricordano le Torri di Cala d'Oliva, Cala Arena, Punta Trabucato, e i ruderi del Castellaccio, sulla collina di Fornelli. Nell'ultimo secolo l'Asinara ha vissuto una storia di isolamento, divenendo prima Stazione Sanitaria di quarantena, poi campo di prigionia nella Prima Guerra Mondiale, infine fino a pochi anni fa sede di uno dei carceri italiani usati per la detenzione di terroristi e di appartenenti alla delinquenza organizzata.


Artigianato e Prodotti Tipici
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La cucina della zona (si intende la zona di Sassari) risente sicuramente della presenza del mare; qui si possono gustare grigliate di pesce, aragoste e primi piatti a base di "maccarones" o spaghetti con molluschi e crostacei, il tutto bagnato dal fresco Vermentino di Sardegna. Da assaggiare il pane "carasau" detto anche "carta de musica".


Informazioni Turistiche
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