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UNESCO e IUCN

Il ruolo dell'Unesco e dell'UICN

L'UNESCO è Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura. La Convenzione istitutiva dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura è stata adottata dalla Conferenza di Londra nel novembre 1945 ed è entrata in vigore, ratificata da 20 stati, il 4 novembre 1946. Gli Stati membri dell'UNESCO sono attualmente 188.

L'obiettivo principale dell'UNESCO è quello di contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza nel mondo, rinsaldando, tramite l'educazione, la scienza, la cultura e la comunicazione, la collaborazione tra Nazioni, al fine di assicurare il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali per tutti, senza distinzioni di razza, di sesso, di lingua o di religione, che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli.

Per quello che riguarda in modo specifico la tutela e lo sviluppo delle aree naturali protette, L'UNESCO promuove il Programma "Man and the Biosphere" (MAB), il quale è finalizzato a sviluppare le basi per un uso sostenibile delle risorse, la conservazione della diversità biologica, e per il miglioramento dei rapporti tra l'uomo e l'ambiente globale.

Il Programma MAB sostiene la ricerca interdisciplinare, lo sviluppo e la formazione nella gestione delle risorse naturali. Il Programma è presente fisicamente a livello internazionale attraverso la Rete Mondiale di Riserve della Biosfera, che sono aree nelle quali sono presenti ecosistemi terrestri o marini di particolare interesse, nelle quali si promuovono forme di sviluppo nuove che uniscano alla conservazione della biodiversità l'uso sostenibile delle risorse. Le riserve sono riconosciute a livello internazionale, istituite formalmente dai governi nazionali e rimangono sotto la giurisdizione degli stati all'interno dei quali sono ricomprese. La rete è attualmente costituita, secondo i dati ufficiali aggiornati al novembre 2000, da 391 riserve (di cui 5 in Italia), in 94 paesi.

L'UNESCO, inoltre, agisce come Depositaria della "Convenzione sulle Zone umide" (Ramsar, Iran, 1971) meglio conosciuta come "Convenzione di Ramsar". La Convenzione, siglata da 123 paesi, riguarda gli aspetti relativi alla conservazione ed uso sostenibile delle zone umide, riconoscendo tali aree come ecosistemi particolarmente importanti per la conservazione della biodiversità e anche per la salute della comunità.

Attualmente nel mondo sono 1060 le Zone Umide che fanno parte della "Lista delle Zone Umide di importanza internazionale" per un totale di oltre 80 milioni di ettari.

L'UNESCO poi sovrintende alla gestione del Patrimonio mondiale dell'Umanità (World Heritage Sites). Vi rientrano aree di eccezionale valore universale (outstanding universal value) designate per la protezione di siti naturali e culturali, in applicazione della Convenzione internazionale sul Patrimonio Mondiale, adottata a Parigi nel 1972 su mandato della Conferenza Generale dell'UNESCO e firmata da circa 140 paesi del mondo. Nella pratica, almeno per quanto riguarda l'Italia, queste aree interessano principalmente siti di rilievo culturale (arte rupestre in Val Camonica; centri storici di Roma, Firenze, Napoli, Siena; Venezia e la sua laguna; Sassi di Matera; trulli di Alberobello; e altri).

L'IUCN è l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. è stata fondata nel 1948 ed essa unisce in una unica partnership 78 stati, 112 agenzie governative, 735 Organizzazioni non governative (NGOs), 35 enti affiliati e qualcosa come 10.000 scienziati ed esperti provenienti da 181 paesi.

La sua missione è quella di stimolare, sostenere, e assistere la comunità mondiale nella conservazione del patrimonio di integrità e diversità della natura e di assicurare che qualsiasi uso delle risorse naturali sia equilibrato ed ecologicamente sostenibile.

Nel contesto di varie Convenzioni internazionali, la IUCN ha aiutato oltre 75 paesi a predisporre e sviluppare le strategie di conservazione e tutela della biodiversità. L'IUCN sviluppa la propria attività attraverso la realizzazione di programmi mirati.

In particolare ad esempio il "Programma Aree Protette" ha come obiettivo l'assistenza ai decisori politici sulle strategie da adottare nella individuazione delle aree protette; il rafforzamento della capacità gestionali degli amministratori dei parchi attraverso programmi formativi adeguati; l'aumento degli investimenti nelle aree protette convincendo i vari soggetti pubblici e privati del loro valore. Il Programma "Zone Umide e tutela delle acque" guida ed assiste i membri dell'Unione nel trovare nuove strade per l'uso sostenibile delle zone umide e della risorsa acqua, suggerendo strategie in merito alla loro gestione e risanamento per unire allo sviluppo socio-economico la conservazione della biodiversità.

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